Catalog - Globigerina sallentina Catalog - Globigerina sallentina

CATALOG OF ORIGINAL DESCRIPTIONS: Globigerina sallentina Dallan, Gianelli, & Salvatorini 1968

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Globigerina sallentina

Citation: Globigerina sallentina Dallan, Gianelli, & Salvatorini 1968
taxonomic rank: species
Type specimens: OLOTIPO - Tav. I, fig. 1; text-fig. 1; IGP 552.
Type sample (& lithostrat): Sabbie organogene glauconitiche presenti alla sommità della serie del Pliocene inferiore.
Type age (chronostrat): Pliocene inferiore (Cenozona a Globorotalia margaritae, Subzona a G. puncticulata)
Type locality: Circa 2,5 km a SE di Uggiano La Chiesa (Lecce), in prossimità del km 10 della strada provinciale per Santa Cesarea Terme (Fo 215 della Carta d'Italia, Tav. III NO).
Type repository: Pisa; Laboratorio di Micropaleontologia dell'Istituto di Geologia e Paleontologia dell'Università di Pisa

Current identification:


Original Description

Guscio di medie dimensioni, costituito da circa 10 camere; trocospira bassa, composta da due· giri e mez-zo; tre camere e mezzo sono visibili dal lato ombelicale. Profilo equatoriale subovoidale, con allungamento in direzione dell'ultima camera; periferia lobata. (Profilo assiale subovale, periferia assiale arrotondata. Camere un po' compresse ventralmente e crescenti piuttosto rapidamente; la camera terminale presenta una netta dissimmetria sul lato dorsale ed una caratteristica sfuggenza su quello ombelicale. Suture debolmente depresse; quasi rettilinee e tendenti ad essere tangenti alla sutura spirale sul lato dorsale, pressoché radiali su quello ventrale. Ombelico piccolo e poco profondo. Apertura ombelicale, a forma di arco alto leggermente dissimmetrico, tendente a richiudersi alla base, orlato da un bordo ispessito; l'apertura non è esattamente rivolta verso l'osservatore, ma leggermente obliqua, quando l'esemplare riposa sul piano naturale dì appoggio. Guscio spesso; superficie cancellata, con grosse perforazioni.

Etymology:
Da Salento (lat. Ager sallentinorum), regione dalla quale proviene l'olotipo.

Extra details from original publication
VARIABILITÀ L'esame di numerosissimi esemplari ha permesso di rilevare un'elevata variabilità; tuttavia la peculiarità di alcuni caratteri consente di riconoscere questa specie assai facilmente.

La spira, generalmente bassa come nell'olotipo, in qualche esemplare può essere leggermente elevata.

Le camere dell'ultimo giro raggiungono solo eccezionalmente il numero di quattro . ILa camera terminale è talvolta più piccola della precedente, ma più frequentemente è di dimensioni notevolmente maggiori tanto da costituire, in qualche caso, metà dell'intero guscio. In alcuni esemplari essa è decisamente anormale sia per le dimensioni, sia per la posizione: si sono osservati infatti individui con camere terminali molto ridotte e spostate ombelicalmente. Restano costanti inveoe, sebbene più o meno accentuate, la dissimmetria e la sfuggenza.

Il profilo equatoriale varia da subcircolare a ovoidale, in relazione alle moditfìcazioni dell'ultima camera.

La forma dell'apertura è molto variabile: più frequentemente è simile a quella dell'olotipo, ma sono presenti tutti i termini di passaggio ad aperture subcircolari da un lato e ad aperture alte e strette dall'altro. Anche le dimensioni variano· notevolmente. Caratteristiche costanti sono invece la tendenza a richiudersi alla base e la presenza di un orlo periferico, anche se più o meno sviluppato.

L'osservazione di numerosi esemplari (circa 500) consente di escludere l'esistenza di una direzione preferenziale dì avvolgimento.

CONFRONTI: Globigerina sallentina non è avvicinabile, almeno nella sua forma tipica, ad alcuna delle Specie note per i peculiari caratteri dell'apertura, la forma della camera terminale, l'andamento delle suture sul lato spirale; solo per alcuni varianti è possibile un confronto con altre specie.

Gli esemplari con apertura subcircolare e più piccola del normale possono essere ravvicinati a G. woodi JENKINS, dalla quale, tuttavia, si differenziano sensibilmente per avere suture molto meno incise, camere più compresse e un bordo aperturale più evidente.

Alcuni degli esemplari con apertura subcircolare e molto ampia possono ricordare G. apertura CUSHMAN, G. decoraperta TAKAYANAGI e SAITO o G. riveroae BOLLI e BERMUDEZ, dalle quali, però si discostano per altri caratteri (tendenza dell'apertura a richiudersi alla base, compressione e sfuggenza della camera terminale ecc.).

DISTRIBUZIONE STRATIGRAFICA: Per quello che risulta dall'esame di numerosi campioni prelevati lungo alcune sezioni del Pliocene della Toscana e della Puglia, Globigerina sallentina è presente unicamente in associazioni riferibili con sicurezza al Pliocene inferiore; più precisamente la sua distribuzione è limitata ad un breve intervallo della Subzona a Globorotalia puncticulata (Cenozona a G. margaritae).

References:

Dallan, L., Giannelli, L. & Salvatorini, G. (1968). Globigerina salleniatina, nuova specie di foraminifero planctonico del Pliocene Italiano. Atti della Societa Toscana di Scienze Naturali, Memorie. 75: 571-576. gs


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