Catalog - Globorotaloides falconarae Catalog - Globorotaloides falconarae

CATALOG OF ORIGINAL DESCRIPTIONS: Globorotaloides falconarae Gianelli & Salvatorini 1976

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Globorotaloides falconarae

Citation: Globorotaloides falconarae Gianelli & Salvatorini 1976
taxonomic rank: species
Described on page(s) : 170-2
Type specimens: Tav. 2, figs. 1-6; Olotipo - Tav. 2, figg. la-e.
Type sample (& lithostrat): Argille grigie molto ricche di Foraminiferi planctonici, circa 95 m sotto l'inizio del «Calcare di base» (camp. FA 5 di D'Onofrio et al., 1976).
Type age (chronostrat): N16 Tortonian
Type locality: Sicily; Versante meridionale di M. Cantigaglione, circa 3,5 km a NW di Castello di Falconara sulla costa meridionale siciliana
Type repository: Pisa; Laboratorio di Micropaleontologia dell'Istituto di Geologia e Paleontologia dell'Università di Pisa.

Current identification:


Original Description

Guscio di piccole dimensioni (diametro massimo 0,25 mm), costituito da 12 camere; trocospira bassa, composta da due giri e mezzo; quattro camere visibili dal lato ombelicale. Profilo equatoriale subcircolare, periferia equatodaJe debolmente lobata. Profilo assiale subovale, periferia assiale arrotondata. Camere ovate, un po' compresse ventralmente (la compressione è più marcata nella parte anteriore di ciascuna camera), di dimensioni gradualmente crescenti. Suture un po' depresse e debolmente ricurve sia sul lato ventrale che su quello domale. Ombelico piuttosto ampio. Apertura ombelicale, lnon simmetrica .rispetto all'ombelico ,estendendosi leggocmente verso la parte antel'iore della camera; essa ha la forma di arco molto basso ed è munita di un labbro sporgente e imperforato, più sviluppato nella sua parte mediana. Superficie cancellata; parete finemente perfor.ata.

Size:
diametro massimo 0,25 mm

Etymology:
Da Falconara (Sicilia), località dalla quale proviene l'olotipo

Extra details from original publication
Osservazioni; Dall'esame di individui in diversa. stadi di crescita risultano abbastanza evidenti quelle variazioni ontogenetiche descritte da Bolli (1957} per i'l suo nuovo genere Globorotaloides.

Negli individui più giovani G. falconarae presenta un'apertura ombelicale-extraombelicale (che in genere non s-i estende oltre la metà della faccia aperturale}, spesso a forma di fessura; l'ombelico è piccolo, il guscio sensibilmente compresso, le camere alJungate tangenzialmente. In stadi ontogenetici più avanzati l'apertura è relegata alla zona ombelicale (in genere però è asimmetrica rispetto aùl'ombelico) ed è leggermente più alta; l'ombelico è più ampio, le camere sono leggermente più globose e meno allungate, il guscio è meno compresso.

In qualsiasi stadio ontogenetico non sono infrequenti esemplari con camera terminale anomala per struttura, dimensioni e posizione. Essa infatti ha 'una struttura più delicata e dimensioni più ridotte rispetto a quelle de1le camere che immediatamente la precedono ed è spostata verso l'area ombelicale in modo da ricoprire parzialmente o totalmente l'ombelico. Talvolta, specialmente negli esemplari più piccoli, è talmente ridotta da assumere l'aspetto di una vera e propria bulla e può presentare, eccez!io!ll'ail.mente, due aperture infralaminari.

Nelle popolazioni di G. falconarae si rileva inoltre una leggera variabilità nella forma delle camere, nella forma e dimensioni dell'apertura e nell'altezza delia trocospira.

G. suteri Bolli è l'unica specie dei genere Globorotaloides che può essere avvioinata a G. falconarae. Quest'ultima, tuttavia, si distingue per avere camere meno globose e più allungate tangenzialmente, meno separate e costantemente in numero di quattro nell'ultimo giro. Inoltre il profilo equatoriale è p!iù drcolare e la periferia meno lobata.

Distribuzione stratigrafica: La specie è stata rinvenuta in livelli tortoniani di numerose serie dell'Italia peninsulare e insulare (Rio Mazzapiedi, Piemonte; Mussotto, Piemonte; Cropalati, Calabria; Falconara, Sicilia; M. Giammoia, Skilia), nei sedimenti tortoniani dell'Arcipelago maltese e del Bacino Levantino a W di Cipro (Pozzo 375 del Leg 42A del DSDP). La sua presenza è stata accertata anche nel Tortoniano di alcune sezioni al di fuori del Bacino mediterraneo e precisamente nell'Andalusia occidentalle (Spagna).

In termini della zonazione di Blow (1969) la sua distribuzione nelle serie sopraricordate comprende sicuramente l'intervallo Zona N 15 (parte alta) Zona N 16. E' dubbia la sua presenza nella parte basale della Zona N 17, date le incertezze che esistono nello stabilire l'inizio esatto di questa zona nelle serie del Bacino mediterraneo (v. anche in D'Onofrio et al., 1976).

References:

Giannelli, L. & Salvatorini, G. (1976). Due nuove specie di foraminiferi planctonici del Miocene. Bollettino della Societa Paleontologica Italiana. 15: 167-173. gs


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